Concluso con successo il percorso aggregativo che l’ha portata ad essere gestore unico del servizio idrico nei 55 comuni della Provincia, BrianzAcque ora punta ad un altro, ambizioso obiettivo: unificare la tariffa, rendendola uguale in tutto il bacino territoriale servito. Al momento, infatti, i costi del servizio variano da “Municipio” a “Municipio”, in quanto le tariffe sono quelle ereditate dalle precedenti gestioni, dunque non calcolate in autonomia direttamente da BrianzAcque e da ATO. Se il costo medio del servizio idrico integrato, pagato dai cittadini di Monza e Brianza si attesta su una media di 1,06 euro al metro cubo, esiste tuttavia un range che varia da un minimo di 0,92 €/mc del comune di Cogliate, ad un massimo di 1,11 €/mc dei comuni di Seregno, Verano Brianza, Lissone, Nova Milanese, Bovisio Masciago. Dal quadro attuale, restano esclusi i comuni acquisiti dagli altri gestori, nel corso del 2017.
Il via al processo di convergenza e di omogenizzazione della tariffa, un iter che si annuncia lungo e complesso, è previsto per l’anno prossimo. Dai tabulati di calcolo, resterà esclusa Cabiate, a cui BrianzAcque fornisce solo il servizio d’acquedotto, in quanto Comune che resta vincolato al piano d’ambito della Provincia di Como.
“Oggi abbiamo 55 comuni e 58 tariffe diverse. Ogni realtà municipale ha la sua tariffa e ce n’è una che addirittura ne ha tre differenziate -spiega il Presidente di BrianzAcque, Enrico Boerci - A parità di servizio reso, è corretto che tutti i cittadini paghino la stessa, identica tariffa. Per superare la situazione, con l’assemblea dei sindaci e con l’Ato di riferimento, ci siamo impegnati ad intraprendere un cammino che abbia come traguardo finale l’unificazione della tariffa, senza che questa implichi per i fruitori consistenti variazioni di costi e per BrianzAcque perdite o incrementi di fatturato”.
Aggiunge Roberto Borin, vicepresidente di ATO Monza e Brianza: “Sembra un paradosso ma tra acquedotto, fognatura e depurazione su 55 comuni esistono 168 voci diverse. In Brianza, una famiglia consuma mediamente 162 mc di acqua l’anno. Il percorso verso l’unificazione procederà a step e avrà una durata di circa tre anni. Stando ad alcune primissime simulazioni che stiamo effettuando, il costo finale potrebbe attestarsi su un valore medio, come quello che pagano attualmente i Monzesi”.
Da gennaio 2018, BrianzAcque e ATO cominceranno a suddividere, sulla base dell’affinità tariffaria e dell’attuale prezzo, i 55 comuni in tre gruppi e applicherà a ciascuno, una tariffa stipulata da ATO Mb (Ambito Territoriale Ottimale) e approvata da AEEGSI (Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico). Invece, in una fase successiva, ci sarà il passaggio definitivo da tariffe differenti ad un’unica, uguale per tutti gli 860 mila utenti
LE VOCI DELLA TARIFFA
Le tariffe applicate in bolletta vengono definite dall’Ufficio d’Ambito provinciale, sulla base delle regole stabilite a livello nazionale dall’AEEGSI. Per legge, la tariffa del servizio include il costo per la fornitura di acqua potabile, i servizi di fognatura e depurazione e dipende dai metri cubi d’acqua (1 metro= 1.000 litri) che l’utente ha consumato nel periodo calcolato in bolletta. A ciò si aggiunge una quota fissa che si paga indipendentemente dal consumo e che copre una parte dei costi fissi che il Gestore sostiene per erogare il servizio.