Ricavi in aumento del 14,91%, capitale immobilizzato più consistente del 16,28% e margine operativo lordo su del 53,70%. Sono i dati maggiormente significativi del bilancio consuntivo 2016 di BrianzAcque. Il documento ha ottenuto l’approvazione all’unanimità da parte dell’assemblea dei comuni soci, riunitasi ieri sera, a Monza nella sede della public company dell’acqua brianzola. L’assise ha accolto la proposta di destinazione dell’utile interamente a riserva, rinunciando quindi al dividendo e mostrando di condividere la necessità di cospicui investimenti richiesti dal settore idrico sul territorio brianzolo.
“Il bilancio riporta indici più che positivi, a conferma di una gestione attenta e della capacità dell’azienda di rafforzare la propria solidità patrimoniale – ha evidenziato il Presidente, Enrico Boerci- Siamo una realtà dinamica, in continua crescita, in grado di realizzare investimenti, di creare valore e dunque, occasioni di lavoro per l’economia del territorio” . E ha aggiunto: “Pensiamo a tenere insieme progetti di visione anche al di là dei nostri confini amministrativi e a trovare soluzioni ai problemi quotidiani dei cittadini dei nostri comuni”.
I risultati, che fanno registrare un utile di 1.392.107, sono da mettere in relazione al primo dei due passaggi delle operazioni di acquisizione e cessione dei rami d’azienda tra BrianzAcque e gruppo Cap. Percorso che si è poi concluso nel marzo di quest’anno portando BrianzAcque, prima fra tutte le altre imprese pubbliche dell’idrico lombardo, a completare il processo aggregativo di gestore del servizio idrico integrato (acquedotto, fognature, depurazione) nel rispettivo ambito di competenza.
Sul fronte degli investimenti, nel 2016 sono stati realizzati interventi pari a quasi 20 milioni di euro, un milione e mezzo in più rispetto al 2015. E nel triennio 2017-2019, l’asticella si alzerà ancora, dal momento che il Piano d’Ambito, ne prevede di ulteriori, per quasi 75, esattamente 74.536.822. Obiettivo ambizioso, ma realizzabile per un’azienda che, nell’ultimo triennio, ha mirato ad ottimizzare l’efficienza e l’efficientamento delle infrastrutture del servizio idrico, migliorando quelle esistenti e realizzandone di nuove. Nel 2016, la parte del leone l’hanno fatta le fognature (8.539.455), seguite dalla depurazione (6.008.911), dall’acquedotto (3.533.870), dalla divisione sistemi (998.987) e dall’energia (101.409).
Se, dal 2014, la public company dell’acqua brianzola, ha dato corso ad un consistente piano di investimenti fecendo leva su risorse proprie, per essere pronta a sostenere il prossimo flusso ha avvertito la necessità di ricorrere a finanziamenti anche in funzione propsettica di lungo-medio peridodo. A questo proposito, è stato attivato un canale con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) che, proprio nei suoi compiti, ha quello di erogare prestiti, a condizioni più favorevoli rispetto al tradizionale mercato di credito.
A tutt’oggi, BrianzAcque gestisce l’acquedotto in 55 comuni, la fognatura in 55 e la depurazione in 33 municipalità per un bacino di circa 866 mila abitanti. Con 323 dipendenti si occupa di 3.091 km di rete idrica e di 2.665 mila di rete fognaria, con 400 pozzi e 2 depuratori. L’azienda dispone di un laboratorio d’analisi accreditato, che quotidianamente garantisce la distribuzione di acqua potabile di qualità e di 62 casette dell’acqua dislocate sul territorio.
Da evidenziare infine, l’elevato indice di produttività dei dipendenti: ogni addetto eroga 198 mila metri cubi di acqua all’anno, un parametro superiore a quello della media nazionale di 133 mila, rilevato da un’indagine Blue Book Benchmarking del 2011.