Rapporti sempre più forti tra BrianzAcque, Comuni soci e cittadini.

Lo rivela l’indagine di Customer Satisfaction svolta nei 55 centri municipali della Provincia di Monza e Brianza e a Cabiate, nel Comasco.
Data
Dove
Customer Survey 2020
Monza
27/7/2020

Il 92,3% degli utenti del servizio svolto da BrianzAcque apprezzano la qualità dell’acqua pubblica erogata. Una percentuale che sale fino a toccare il 99,7% tra i consumatori abituali di quella alla spina delle casette. Soddisfano le numerose iniziative varate dalla monoutility dell’idrico per far fronte all’emergenza sanitaria e socioeconomica innescate dalla pandemia di Covid-19.

E per il 94,9%, i Comuni soci valutano la qualità tecnica del servizio idrico fornito dalla partecipata pubblica superiore alle aspettative. Sono questi i dati principali emersi dall’indagine di Customer Satisfaction 2020 rivolta ai cittadini e ai professionisti degli uffici tecnici nei 55 comuni della provincia di Monza e Brianza e di Cabiate, in Provincia di Como, dove BrianzAcque ha in carico il segmento acquedottistico.

L’indagine è stata commissionata a Strategica e si è suddivisa in due parti ben distinte: una diretta ai cittadini; l’altra al personale degli uffici tecnici dei Comuni serviti con un universo di indagine complessivo pari a 879.207 residenti. In tutto, sono state realizzate 1.720 interviste, ma l’elemento da tenere in particolare considerazione è quello temporale: il questionario, strutturato con domande chiuse e aperte con controllo di coerenza, è infatti stato somministrato dal 20 aprile al 16 maggio 2020, in pieno lockdown, conclusosi il 4 maggio con l’inizio della fase 2.   

Nove utenti su 10 apprezzano la qualità dell’acqua pubblica.  Il 92,3 % (ovvero più di 9 utenti su 10) gradisce la qualità dell’acqua potabile di derivazione dell’acquedotto pubblico, (il 44,4% la apprezza molto con voti dall’8 al 10).  E un campione pari al 53,2% dichiara di utilizzarla per bere. Un dato, quello del consumo dell’H20 del rubinetto, che vede un leggero trend in aumento rispetto al 48,1% dal 2019, ma al di sotto di quel 73,7% di popolazione nazionale che ha bevuto acqua del rubinetto trattata e non trattata (Fonte Aqua Italia, Associazione Costruttori Trattamenti Acque Primarie).  Tra coloro che utilizzano la risorsa idrica prelevabile comodamente da casa preferendola a quella confezionata in bottiglia, ben il 98,2% è soddisfatto della sua qualità valutata attraverso i parametri di “sapore, odore, colore, limpidezza” (l’anno scorso la soddisfazione complessiva si era fermata al 93,9%). Una percentuale in aumento fino al 99,7% se invece si fa riferimento all’acqua delle casette che, rispetto a quella fornita dalla rete, viene affinata con ulteriori sistemi per ottenere migliori caratteristiche organolettiche e addizionata con anidride carbonica nel caso della versione frizzante. Commentando il livello elevato di apprezzamento della qualità dell’acqua, il Presidente e Ad di BrianzAcque, Enrico Boerci, dice : «Si tratta di risultati che sono anche  frutto dei continui e ripetuti  messaggi che mandiamo per invogliare i cittadini al consumo dell’acqua di rete del rubinetto,  delle casette e degli erogatori : non  un’acqua di serie B, ma un’acqua buona sana, sicura di cui fidarsi e i cui parametri e valori  sono facilmente controllabili direttamente dal sito dell’azienda. Nonostante l’alto grado di soddisfazione e i trend in crescita, intendiamo lavorare per ottenere dati che siano ancora più significativi . Non abbiamo necessità, nè velleità di fare la guerra alle acqua minerali, ma solo di far comprendere alle persone quanto l’acqua pubbica, bene comune,  sia un prodotto di qualità, economico ed  ecologico».   

Dello stesso avviso il vice presidente di ATO di Monza e Brianza, Roberto Borin :«Insistiamo con campagne e iniziative  che invoglino le persone a consumare l’acqua dell’acquedotto e implementiamo le case dell’acqua portandole anche nei complessi residenziali di una certa dimensione ».

I chioschi di acqua alla spina si confermano un’iniziativa di successo con un utilizzo pari al 35% e un +11,2% rispetto al 23,8 % del 2019: indicatori che segnano il passaggio da quasi un quarto a quasi un terzo degli utenti che si fidano e bevono acqua di rete a KM.0, prelevandola dalle 68 postazioni self service presenti sul territorio gestito. Piace molto la scelta avviata da BrianzAcque di installare erogatori di acqua gratuita per cittadini e dipendenti all’interno di strutture pubbliche come Municipi, scuole, biblioteche e uffici pubblici.

« La pandemia –evidenzia  Boerci- ha temporaneamente  bloccato quest’attività che intendiamo riprendere in questo periodo  con sopralluoghi nelle scuole,  finalizzati all’installazione di nuovi apparecchi in vista della ripresa dell’attività didattica ».

BrianzAcque a scuola con voto 10. Eccellente è il giudizio degli intervistati sui numerosi e variegati progetti e sussidi a carattere didattico educativo messi in campo in questi anni da BrianzAcque nel mondo della scuola per una grande sfida : sensibilizzare le nuove generazioni all’uso consapevole di questa risorsa fondamentale per ogni forma di vita e per porre l’attenzione sulla sua salvaguardia e, più in generale, su quella del Pianeta.

Molto amate le iniziative di aiuto nella lotta al Covid. La risposta tempestiva di BrianzAcque messa in atto per far fronte alla crisi sanitaria e socio economica provocata dal Covid-19 ha rafforzato i rapporti con gli utenti. “Un approccio che- sottolinea Strategica – mette BrianzAcque a livello scandinavo nel coinvolgimento sociale”. Da segnalare l’aumento del consumo di acqua del rubinetto pari al 8,5 durante il periodo di “isolamento in casa”: uno spostamento dei consumi verso le utenze domestiche che, tradotto, significa quasi 1 persona su 10 in più.  La dilazione   di due mesi sulla scadenza del pagamento della bolletta dell’acqua ha soddisfatto l’87,8% degli intervistati.

Tra le varie iniziative adottate nel corso del deflagrare della pandemia, quella più importante è stata ritenuta la donazione congiunta con altra azienda pubblica del territorio, di 1 milione di euro ai comuni serviti per finanziare assistenza agli anziani e ai soggetti più fragili alle prese con un momento di grave difficoltà.

Qualità tecnica del servizio: performance aziendale altamente positiva oltre le aspettative degli Uffici Tecnici dei Comuni.  La seconda parte della Customer ha riguardato il personale e i professionisti degli uffici tecnici dei Comuni soci. Ha coinvolto 40 “Municipi” ed è stata condotta nel solo mese di maggio. La qualità tecnica delle risposta aziendale registra il top nel caso delle «richiesta d’informazione e documentazione» (pratiche burocratiche) dove si «supera le aspettative»  in una percentuale del 95,7 % dei rispondenti.

Segue a ruota la «sospensione idrica programmata» tanto nella qualità (94,9 %) quanto nella tempestività della risposta. Si tratta di valori altamente positivi che va ben al di là delle aspettative degli stessi uffici tecnici comunali.  Il focus è stato eseguito intervistando direttamente chi in ogni comune ha la responsabilità o la delega di gestire i rapporti con l’azienda partecipata (uffici tecnici, assessori). “La verifica del gradimento rispetto ai Comuni, nostri primi stakeholders, rappresenta una novità –aggiunge Boerci - Recandoci nelle varie realtà urbane della Brianza, abbiamo sempre avuto la sensazione di essere percepiti positivamente. Ora, grazie a questa Customer disponiamo di una precisa valutazione che ci conferma quanto particolarmente apprezzata sia la capacità di prestazione del nostro servizio sia  nello svolgimento delle attività di routine, sia nella gestione delle situazioni di crisi e di emergenza”.

A margine della presentazione della Customer, Boerci,  rilancia due proposte  annunciate al BrianzaRestart , il patto per economia, welfare, formazione, territorio promosso dalla Provincia di Monza e Brianza e di cui BrianzAcque è firmataria. Il primo?  Un piano straordinario d’area per i sottoservizi,  capace di dar vita a interventi programmati e coordinati perché quando c’è un intervento da eseguire, le aziende coinvolte lo facciano insieme  interloquendo e prendendo accordi con la Provincia e con i Comuni. Il secondo riguarda invece la costituzione di una task force   per  intercettare finanziamenti regionali, nazionali ed europei che consentano di sostenere gli investimenti su e per il territorio.  BrianzAcque, come pure le altre partecipate brianzole,  non dispongono   di un ufficio specifico in grado di monitorare  i bandi, ma da  un team ad hoc potrebbe essere di  beneficio per tutti.