È stato presentato nella sala conferenze del palazzo della Provincia Monza e Brianza il volume “il Fontanile della Pelucca”. Davanti ad una platea attenta e motivata, i tre autori del libro Pompeo Casati, Domenico D’Alessio e Paolo Palearihanno tracciato un excursus sulla storia e sulle vicende del corso d’acqua. La pubblicazione, arricchita da documenti e da rare immagini d’archivio, è stata realizzata da BrianzAcque e dall’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) di Monza e Brianza. Un testo utile e interessante per riscoprire il reticolo idrico minore, di cui proprio la roggia Pelucca ha rappresentato per ben cinque secoli un mirabile esempio di funzionalità eco-ambientale. “Siamo lieti di aver contribuito a valorizzare la cultura e la storia del territorio brianzolo - ha esordito il Presidente di BrianzAcque, Enrico Boerci - Inoltre, con questa pubblicazione, intendiamo portare l’attenzione sull’importanza del reticolo idrico minore. Al momento, BrianzAcque non ha competenze nella sua gestione, ma possiede capacità, professionalità e know how per farsene carico. Per questo, auspichiamo che Regione Lombardia trasferisca questa funzione dai Comuni in capo a noi”.
La corretta manutenzione e il ripristino della funzionalità dei piccoli corsi d’acqua, in grado di garantire un equilibrio del territorio sempre più fragile sul versante idrico, geologico e ambientale è una tematica attualissima e necessità di risposte in tempi brevi. Le forti precipitazioni non più convogliabili nei piccoli fiumi, nei torrenti e nei canali e l’adduzione diretta in fogna di acque pressoché “chiare” inibisce gli impianti depuratori ad entrare compiutamente in funzione e a svolgere efficacemente il loro ruolo, a fronte di costi ingenti di mantenimento. “La Brianza- ha annunciato il Presidente dell’ATO MB, Silverio Clerici- è intessuta di reticoli idrici minori. Il nostro obiettivo è creare un vero e proprio movimento culturale e di opinione affinché si sfruttino le risorse che possediamo. Per questo motivo, vorremmo realizzare un atlante idrografico per mappare i corsi d’acqua minori dell’intera Provincia di Monza e Brianza”.
La roggia della Pelucca, nell’ambito del reticolo idrico minore risulta particolarmente significativa, perché è una fonte sì artificiale, ma non deriva da corsi maggiori. Scaturisce infatti in modo sorgentizio da una falda sotterranea captata dalla mano dell’uomo e quindi, indirizzata progressivamente a vari compiti: a quello principale, irriguo, s’è affiancato nel tempo l’uso domestico, l’abbeveraggio degli animali e ,da ultimo, lo sfruttamento meccanico per generare energia elettrica. BrianzAcque- gestore unico del servizio idrico integrato e l’ATO di riferimento - ritengono rilevante la corretta gestione del reticolo idrico minore, nell’ottica di una politica di ripristino di un equilibrio, non solo ambientale, ma anche sociale ed economico.