Utilizzare l’acqua in modo responsabile, senza sprecarla, è importante. Lo è ancor di più durante la stagione estiva, quando i consumi aumentano. Se poi si aggiunge l’emergenza Covid-19, che lascia prevedere una maggior permanenza delle persone a casa rispetto al trasferimento nei luoghi di vacanza, ecco che il contenimento dell’uso dell’acqua potabile diventa quanto mai opportuno. Così, con una nota scritta, BrianzAcque, gestore unico del servizio idrico integrato nell’ambito della provincia di MB, ha proposto ai primi cittadini l’emissione di specifiche ordinanze cautelative “salva acqua” che, di giorno, proibiscano di impiegare la risorsa idrica proveniente dall’acquedotto "al fine di tutelarla per gli utilizzi primari destinati al consumo umano e igienico sanitario".
Nei Comuni che accetteranno di dar corso al provvedimento, dalle 6 della mattina alle 22 della sera, sarà vietato utilizzare acqua per innaffiare orti, giardini e superfici a verde, per lavare autoveicoli, usi ludici e altri usi non essenziali. Le misure scatteranno da lunedì 1 giugno e resteranno in vigore ininterrottamente fino a martedì, 15 settembre.
Considerato l’ampio riscontro ottenuto da parte di tanti Sindaci nelle passate estati e,alla luce del ruolo di primissimo piano da loro stessi svolto nella gestione della pandemia, il Presidente e Ad di BrianzAcque, Enrico Boerci rileva: “Nel mese di aprile, in pieno lockdown, abbiamo registrato un aumento dei consumi del 4% rispetto al 2019, riconducibile all’uso domestico e al fatto che le persone sono rimaste più a casa rispetto alla norma. Fortunatamente, in Brianza non c’è scarsità d’acqua, ma il caldo in arrivo combinato con la tendenza di questo delicato periodo all’utilizzo di quantitativi maggiori di prelievi anche quale misura igienica di prevenzione del contagio, mi portano a invitare le Amministrazioni Comunali a far quadrato e a mettere in campo un gioco di squadra in favore di tutto il territorio”.
Spiega l’ing, Ludovico Mariani, direttore tecnico reti e impianti e autore della lettera indirizzata ai 56 Sindaci dei comuni soci : “Proprio durante il lockdown abbiamo completato una serie di interventi volti a garantire maggiori scorte idriche e una sempre migliore qualità dell’H2O. Al momento, pur non sussistendo problemi di approvvigionamento, chiediamo l’emissione dell’ordinanza proprio per poterli prevenire. L’acqua è vita, specialmente in tempi di emergenza sanitaria e per questo va preservata anche attraverso buone pratiche e comportamenti virtuosi da parte di tutti”.
BrianzAcque non esclude di proporre limitazioni più restrittive nel corso della stagione estiva 2020, se e qualora dovessero verificarsi situazioni di carenza idrica locale. Invita i Sindaci a divulgare l’informazione alla cittadinanza a scopo di sensibilizzazione e a darne notizia alle forze dell’ordine competenti territorialmente affinché l’ordinanza venga rispettata.
Lo scorso anno, la local utility dell’idrico brianzolo ha erogato un volume totale d’acqua di 80.228.195 mc, il più alto mai registrato dopo il completamento del processo di aggregazioni e di fusioni societarie avviato nel 2014.