Di nuovo in funzione, le cinque casette dell’acqua “chiuse” per furti e danneggiamenti

L’Ad Boerci: “Dai primi mesi dell’anno prossimo, prelievi d’acqua possibili solo con apposite tessere per evitare il ripetersi delle razzie”.
Data
Dove
L’Amministratore delegato di BrianzAcque, Enrico Boerci
Monza
26/10/2015

Torneranno in funzione da domani tutte  e cinque le casette dell’acqua  finite  “fuori servizio” a causa del ripetuto perpetrarsi  di furti e di effrazioni.  Dopo un  forzato “black out” durato più di  un mese, da questa  mattina,  i tre chioschi di Desio, Meda, Varedo e i due di Muggiò, hanno ripreso a erogare regolarmente acqua nelle versioni liscia e gasata.

Per  ripristinare il servizio, BrianzAcque ha preliminarmente  provveduto alla riparazione delle strumentazioni dei distributori danneggiati dagli scassi messi a segno per trafugare gli  spiccioli, incassati con i prelievi  di H2O.

Per adesso, è ancora possibile spillare l’acqua utilizzando le monete ma, dagli inizi dell’anno prossimo, l’operazione sarà eseguibile  solo ed esclusivamente con l’impiego di tessere ricaricabili attraverso totem, preferibilmente posizionati all’interno dei Municipi.  Una scelta “anti-razzie”, come spiega  l’Amministratore delegato di BrianzAcque, Enrico Boerci: “Abbiamo preso questa decisione in accordo con i Sindaci con l’obiettivo di scongiurare il ripetersi  dei furti.  Una serie di episodi inaccettabili che hanno arrecato danni non solo a BrianzAcque, ma a tutti quei cittadini,  consumatori di acqua a Km.0 che, tutto ad un tratto,  si sono visti  privare  di un servizio a cui sono abituati e affezionati”.

Le stazioni di ricarica serviranno  anche per la distribuzione della tessere.

Il  provvedimento di “sospensione temporaneo” del servizio dei cinque chioschi era scattato lo scorso 21 settembre, dopo una serie  di blitz ladreschi che, oltre allo scasso della serratura,  al taglio dei sacchetti porta spiccioli e al furto delle monetine delle strutture, quasi sempre erano  conclusi con la rottura delle apparecchiature  impiantistiche interne e con conseguente blocco dell’erogazione dell’acqua. Di lì a poco, i carabinieri avevano   individuato e  denunciato i presunti autori degli “assalti”, grazie anche alla collaborazione di BrianzAcque che ha fornito agli inquirenti i filmati registrati  dalle telecamere di sorveglianza di cui è dotata ogni casetta.  

Sul territorio, Brianzacque gestisce 15 casette e è impegnata ad installarne altre 16 in collaborazione con i Comuni della Provincia di Monza e Brianza.

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