Dopo aver partecipato al concorso Brianza in Brocca ed essersi aggiudicata la prima delle undici cene in palio, ieri sera, Roberta L., giovane impiegata di Lazzate, ha consumato il suo premio al ristorante bistrot Turnè di Monza. In tavola un menù speciale e alcuni gadget a ricordo della serata e come incentivo all’utilizzo dell’acqua pubblica di rete. La vincitrice ha agguantato il premio postando sui social l’immagine di un’acqua aromatizzata a base di pesca e mirtillo. Ad accoglierla, in un clima festoso, il Presidente di BrianzAcque, Enrico Boerci che, oltre alle congratulazioni di rito, ha parlato dell’azienda con un programma di 98 milioni di investimenti per i prossimi quattro anni e del concorso come di una leva per implementare a scopo ecologico l’ uso dell’acqua del rubinetto, buona e controllata. Al suo intervento è seguito quello del responsabile del laboratorio di analisi di BrianzAcque, Alberto Sala.
Il contest, le cene, gli omaggi hanno un unico scopo: coinvolgere ludicamente i cittadini del territorio in un grande progetto di sensibilizzazione ambientale.
L’iniziativa, patrocinata sin qui da 13 comuni della Provincia con in testa Monza capoluogo, ha incassato, finora il sostegno di quasi 700 cittadini che credono nell’ “Acqua della Brianza” e di 15 ristoranti che la servono sulle loro tavole con numeri in crescente e costante aumento.
Il concorso online non è finito: in palio, ci sono altre dieci cene. La seconda verrà assegnata ai primi di novembre all’utente che avrà postato la foto del Pan Tramvai sul canale Facebook o Instagram di Brianza in Brocca e che avrà ottenuto il maggior numero di voti. Il vincitore del mese di ottobre cenerà al ristorante Antico Borgo di Mezzago, un altro dei locali che hanno aderito alla campagna.
Con Brianza in Brocca, BrianzAcque - gestore unico del servizio idrico integrato in Provincia di Monza e Brianza - prosegue la “mission” di valorizzare e tutelare l’acqua del rubinetto, offrendo la possibilità di scegliere liberamente cosa bere, non solo a casa , ma anche nelle strutture di ristorazione della zona, così da incentivare buone pratiche e stili di vita virtuosi.
Per gli esercenti, il passaggio dall’acqua “confezionata” a quella “sfusa” di rete, oltre a rappresentare una scelta etica e consapevole, è un’ opportunità economica per il contenimento delle spese e per l’ingresso nel “network” informatico realizzato da BrianzAcque che consente di ottenere visibilità a costo zero. I locali che partecipano a “Brianza in Brocca” sono riconoscibili da una vetrofania “Acqua di Brianza DOCMB”, apposta sulle vetrine. Ogni esercizio pubblico riceve il kit fornito da BrianzAcque, composto mediamente da venti brocche, prototipate e prodotte a mano con lavorazione artigianale made in Brianza. “Drop”, l’originale brocca in vetro vetro, è opera del giovane designer Alberto Ghirardello, vicentino di nascita e milanese d’azione, che si è aggiudicato il contest “Brocca per l’acqua di Brianza”, lanciato da Camera di Commercio di Monza e Brianza in occasione del Fuorisalone di aprile. Come rivela il suo nome, la brocca, dai tratti eleganti, ha come segno estetico distintivo l’imboccatura a forma di goccia che favorisce il versamento del liquido contenuto.
L’acqua “imbroccata” è economica perchè consente a tutti di risparmiare. Un litro di H20 del rubinetto costa 0,00112 euro al litro, in media 240 volte meno della “minerale” in bottiglia. E’ ecologica in quanto abbatte l’inquinamento (meno plastica, meno camion trasportatori, meno traffico). E’ potabile, sana, di qualità perché rigorosamente controllata attraverso analisi periodiche e rigorose. Un mix di motivi che ne rende consigliabile l’utilizzo sia ai ristoratori, sia ai loro clienti.
Tutti i dettagli e le modalità di partecipazione al concorso sono riportate nel regolamento del concorso disponibile sul sito www.brianzainbrocca.it