Accordo BrianzAcque – IRSA CNR: un patto tra laboratori d'avanguardia per un'acqua sempre più sicura e di qualità

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Nella foto, la firma dell’accordo, da sinistra a destra, l’Amministratore delegato di BrianzAcque, Enrico Boerci e il direttore dei IRSA CNR, Antonio Lopez
Monza
23/6/2015

Una partnership prestigiosa per assicurare alla Brianza un ciclo delle acque sicuro, efficiente e moderno. In questa prospettiva si inserisce l’accordo di collaborazione sottoscritto oggi tra l’Istituto di Ricerca Sulle Acque (Irsa), del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e BrianzAcque. Una sinergia che punta ad ampliare la gestione e protezione delle risorse idriche della Brianza grazie all’esperienza e alle competenze di livello internazionale garantite da Irsa Cnr. BrianzAcque, che vanta già un laboratorio di analisi accreditato, fiore all’occhiello dell’azienda, potrà così ampliare ulteriormente lo spettro delle proprie capacità di analisi attraverso il supporto dell’Irsa. Un risultato che per il territorio vuol dire poter contare su un’acqua sempre più controllata, più sana,  più sicura.

“Negli ultimi anni, BrianzAcque ha investito molto per poter essere al top a livello europeo – ha affermato Enrico Boerci, amministratore delegato di BrianzAcque  – Abbiamo investito in tecnologia d’avanguardia. Ne è un esempio l'ultima strumentazione acquisita, un sistema di cromatografia liquida accoppiata ad un rivelatore di massa Q Exactive con tecnologia Orbitrap che, grazie a quest’accordo, ci permetterà di eseguire analisi sempre più accurate e precise sui microinquinanti, grazie anche ai ricercatori di livello internazionale dell’Irsa che lavorano in network con centri Europei”.  E ha continuato: “Nel 2014, BrianzAcque ha speso 5 milioni e 517 mila euro; nel 2015 sono stati messi a bilancio 26  milioni di euro di interventi tra cui vale la pena di segnalare la risoluzione delle effrazioni comunitarie e l’attesa ristrutturazione del depuratore di san Rocco”.

“È un accordo particolarmente rilevante in questa aera geografica – ha dichiarato, Antonio Lopez, direttore Irsa- Cnr – perché mette insieme due eccellenze: una di natura prettamente gestionale, BrianzAcque, una di natura scientifica, l'Irsa. Il risultato sarà un effetto sinergico. Dal punto di vista scientifico per noi sarà entusiasmante poter lavorare su problemi reali che in genere, nell'isolamento dei laboratori, non ci sono”.

Per Gianfranco Mariani,  Presidente di BrianzAcque :“Questo accordo di collaborazione ci è sembrata la naturale conseguenza del fatto che i nostri laboratori fossero a pochi metri di distanza   e che potessero così potenziare le proprie competenze garantendo procedure di analisi ancor più sofisticate per garantire un'acqua sempre più controllata”.

BrianzAcque, gestore unico del servizio idrico integrato in Provincia di Monza e della Brianza, vanta un laboratorio certificato dal 2010, dislocato su tre sedi: due  a Monza (vie Enrico Fermi e Canova) e l’altra, a Seregno dove complessivamente lavorano 16 tecnici e operativi. La struttura controlla l'acqua in 90 punti di prelievo su impianti di depurazione e 523 tra pozzi, punti rete e serbatoi. Esegue 11.500 campioni l'anno di cui 7mila sull'acqua destinata al consumo umano. Per l’anno in corso, si stima l’analisi di 85 mila parametri per l’H20 potabile e 42 mila per i reflui.

Entrando nello specifico ,  Stefano Polesello, primo ricercatore Irsa, ha spiegato:” La nuova apparecchiatura di BrianzAcque ci permetterà di garantire il massimo livello di analisi dell'acqua rivoluzionando l'approccio fino ad ora seguito. Oltre al monitoraggio ordinario sarà possibile prevenire qualunque diffusione di nuovo agente inquinante analizzando e scoprendo composti incogniti a causa della concentrazione antropica. Con la nuova strumentazione avanzata lin pratica e analisi chimiche permetteranno di identificare le molecole isolando ogni particella che le compone”.

“Inizieremo la collaborazione con un’ indagine su tutte le sostanze non conosciute che si trovano nell'acqua della Brianza, sia quella potabile, sia quella di scarico – ha precisato,Gianni Tartari responsabile Unità Organizzativa di supporto Irsa - Il settore delle sostanze non conosciute è un settore in fortissima crescita in campo europeo ed è un settore che dal punto di vista scientifico offre sfide interessanti. Ma si tratta di sfide che si possono affrontare solo con strumentazioni tecnologiche avanzatissime come quella che mette a disposizione BrianzAcque”.

“BrianzAcque e Irsa, due eccellenze  che consolidano un rapporto iniziato da qualche tempo – ha evidenziato, Roberto Scanagatti, Sindaco di Monza – Penso alla notte dei ricercatori, evento realizzato dal comune in collaborazione con Irsa e all'impegno di Brianzacque che ha affrontato il complesso percorso per divenire unico gestore dell'acqua brianzola rispondendo così alle esigenze di 55 Comuni. Questo nuovo accordo dà il via a nuove opportunità a partire dal miglioramento del monitoraggio della qualità dell'acqua ma anche alla valorizzazione di talenti e competenze”.

L’intesa tra i due enti, che ha una durata di 5 anni, è finalizzata a promuovere attività in quattro settori (particolarmente critici alla luce della Direttiva Quadro sulle acque (L.152/2006), che recepisce la Direttiva 60/2000 della UE):  

  • Trattamento delle acque di scarico
  • Sviluppo di metodiche analitiche per il monitoraggio delle acque di scarico e potabili
  • Interventi prioritari degli inquinanti in acque di scarico e potabili
  • Formazione, informazione e didattica ambientale

Per dare concretezza all’accordo sarà nominato un Comitato di Coordinamento composto da due membri per ciascuna parte e i cui nominativi saranno resi noti entro trenta giorni dalla firma dell’accordo.

La collaborazione verrà attivata mediante attraverso l’istituzione di gruppi di lavoro misti, assegnazione di borse di studio e assegni di ricerca, selezione di temi per tesi di laurea, attività post-laurea e master di specializzazione.

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