Seregno: scolaresca in visita al cantiere “senza scavi” del collettore sud

Data
Dove
Monza
14/5/2019

L’intervento di BrianzAcque per il risanamento del collettore fognario con la tecnologia No Dig, in corso a Seregno, fa scuola. Nella mattinata di oggi, in via Edison, il cantiere “senza scavi” è stato oggetto di studio durante la visita didattica da parte della classe IV dell’Istituto per tecnici geometri Mosè Bianchi di Monza. Il sopralluogo è stato condotto dalla professoressa Cristina Allievi, docente di scienza delle costruzioni, dall’Insegnante Tecnico Pratico Francesco Giuseppe Valente e dal geometra Franco Scarabelli, in rappresentanza del Collegio dei Geometri e dell’associazione IATT (Italian Trenchless Tecnology), nell'ambito della collaborazione del Collegio Geometri e Geometri laureati di Monza e Brianza con l'istituto CAT Mosè Bianchi. Si è trattata di una vera e propria lezione “en plein air”, frutto della prosecuzione e del completamento della spiegazione in aula dell’argomento “No Dig”, la metodologia che consente la posa di tubazioni, il recupero funzionale, o la sostituzione di condotte interrate, senza effettuare scavi a cielo aperto. 

Ritengo sia fondamentale mixare l’insegnamento teorico con quello pratico”- spiega il Presidente di BrianzAcque, Enrico Boerci-“È un grande piacere quando le nostre attività vengono mostrate agli studenti come un caso di studio, ma soprattutto ritengo sia altamente formativo quando tutto questo avviene in loco e con i lavori in corso, davanti a futuri professionisti del settore. Siamo un’azienda molto attiva nel campo dell’educazione con oltre 3000 studenti coinvolti lo scorso anno, spaziando dalla scuola dell’infanzia fino all’università, con il costante obiettivo di trasferire conoscenza sul ciclo idrico”.

L’intervento avviato a metà febbraio, è finalizzato al risanamento strutturale del collettore fognario di Seregno: quasi 2 km e mezzo di vecchie condotte sotterranee da riqualificare con questo metodo no-scavi, basato sull’inserimento di una calza (chiamata liner) in resina e fibra di vetro che poi viene gonfiata all’interno della condotta ospitante e fatta indurire con l’ausilio di lampade UV. Ad oggi, i lavori in corso hanno raggiunto il 60% dello stato di avanzamento.  

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