BrianzAcque: verso la conclusione il piano d’abbattimento di 10 vecchie torri dell’acquedotto non più in uso

Sabato, 9 marzo, a Cogliate, esplosione controllata del serbatoio pensile, nella centralissima piazza Giovanni XXIII
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Il serbatoio pensile di Cogliate
Cogliate (MB)
23/2/2024

Si avvia verso la conclusione il primo  piano di BrianzAcque per la progressiva demolizione di dieci vecchie torri degli acquedotti non più  in uso perché superate da sistemi di pompaggio tecnologicamente più evoluti e più efficienti.  

Dopo la scomparsa dallo sky line brianzolo dei serbatoi pensili di Seveso, Barlassina, Bovisio Masciago, Varedo,  Vimercate alla frazione Velasca e di Lentate sul Seveso, tocca ora a quello di  Cogliate, nelle Groane. Nella mattinata di sabato, 9 marzo, esattamente alle ore 10, sarà rasa al suolo la torre piezometrica di piazza Giovanni XXIII°, situata nel cuore dell’abitato,  a ridosso del centro culturale Ferraroli e della scuola dell’infanzia comunale. Come già successo la primavera scorsa a Vimercate,  la struttura verrà abbattuta utilizzando l’esplosivo, nel rispetto degli standard di garanzia e sicurezza. Una tecnica con più vantaggi, quella dell’esplosione controllata:  tempi di esecuzione dell’intervento e di restituzione dell’area più celeri  uniti al risparmio economico e ad un ridotto impatto sul territorio e sulla popolazione. Il costo dell’ intervento è di 88 mila euro, interamente a carico del gestore del servizio idrico locale. 

Per garantire lo svolgimento delle operazioni in tutta sicurezza, la Prefettura di Monza e l’Amministrazione Comunale di Cogliate hanno messo a punto un piano dettagliato di emergenza con l’evacuazione dei soggetti residenti nelle più immediate vicinanze. 

Rileva il presidente e AD di BrianzAcque, Enrico Boerci: “Con quest’ennesima   rimozione proseguiamo  e ci prepariamo a completare il piano di  dismissione dei serbatoi pensili in  accordo  con l’ATO di Monza e Brianza e con i comuni coinvolti.   A Cogliate, oltre a eliminare una struttura  che non hai più ragione di esistere, restituiremo al Comune  uno spazio di territorio  strategico,  che  sarà ripensato e utilizzato in base alle nuove esigenze  del paese e dei  suoi abitanti. Desidero  ringraziare l’Amministrazione  e i cogliatesi per la  disponibilità  e la  collaborazione affinchè  tutte  operazioni  previste si svolgano nel migliore modo possibile”.  

Spiega il Sindaco, Andrea Basilico: "L’abbattimento della vecchia torre piezometrica è l’ennesimo tassello che compone il  puzzle degli interventi che interessano il centro storico del paese. Grazie al supporto di BrianzAcque riusciremo a recuperare importanti spazi, che, in una più ampia ottica di intervento prevede la realizzazione di una nuova piazza a seguito della rimozione della rotonda, rendendo l’area pienamente fruibile in tutte le occasioni, oltre che notevolmente più sicura”. 

Dismesso dagli anni Sessanta, il serbatoio pensile di Cogliate, alto 20 metri e appoggiato su una struttura portante costituita da 6 pilastri in cemento armato, non è più allacciato all’acquedotto pubblico e mostra i segni dell’usura del tempo.

A seguito dell’ abbattimento della torre di Cogliate, il programma del piano di demolizioni dei vecchi serbatoi accelera e si sposta  nella fascia Est della Brianza.  In primavera,  Vimercate dirà addio  al  manufatto di via Villanova  e si  concluderà nel corso dell’estate ad Agrate Brianza, in via Don Minzoni. Entrambi gli edifici verranno rasi al suolo utilizzando la tradizionale tecnica meccanica che prevede il taglio a blocchi, partendo dalla sommità della struttura per scendere poi fino a terra.

Il piano messo a punto dal settore progettazione e pianificazione di BrianzAcque nel 2019 , ha già visto la “caduta” dei “pensili” di Seveso (vie Trento e Trieste e Monte Bianco), Barlassina (via Rossini), Varedo via Tommaseo, Bovisio Masciago via Roma e Vimercate, via Tasso e, di recente, Lentate Sul Seveso, via Asiago. Resteranno invece in piedi anche se non più in servizio,  le torri di via Motta- Fiume  a Vimercate , di via Battisti a Muggiò  e di piazza Biraghi, a Varedo in quanto ritenute dalla Soprintendenza di interesse culturale.

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